Eretta nel XVII secolo è unita all’ex Convento degli Agostiniani che si insediarono a Morrovalle nel 1308.

La facciata, che si apre sulla piazza del Comune, è scandita da quattro lesene ed è caratterizzata da un portale con timpano a sua volta costituito da una forma esterna triangolare e da una interna curvilinea. La parte alta presenta un’ampia vetrata rettangolare che contribuisce a dare illuminazione all’interno del luogo di culto. Anticamente l’area antistante si alzava fino all’ingresso. Nel 1854, per consentire il deflusso delle acque piovane, il terreno venne abbassato al livello di via Cavour e, quindi, venne aggiunta la scalinata odierna, munita di colonne bianche collegate da barre di ferro incrociate.
L’interno in stile barocco, ad una sola navata, è arricchito da fregi, capitelli dorati, cornici, volute e stucchi che fanno da sfondo ad interessanti opere pittoriche e scultoree.
A destra, in prossimità dell’ingresso, è collocato il busto del prelato morrovallese Pietro Baldassarri che seguì Papa Pio VI nella sua cattività in Francia.
Lungo lo stesso lato è da ammirare una splendida “Madonna delle Grazie” (sec. XIV) dipinta su cuoio. È ipotizzabile che il dipinto provenga dalla Chiesa di S. Francesco e che si tratti proprio della “Madonna dei Miracoli” che secondo il Talamonti sarebbe stata venerata nella chiesa ancor prima del miracolo eucaristico avvenuto nel 1560.
A destra dell’altare maggiore è collocata una mirabile “Contemplazione” (olio su tela, cm 210 x 150) del XIV secolo attribuita al pittore veronese Claudio Ridolfi. L’opera raffigura S. Margherita d’Antiochia, in estasi con lo sguardo rapito da una visione celeste.
Sull’altro lato della navata si trova un prezioso crocifisso del XVI secolo scampato all’incendio che distrusse la Chiesa di S. Francesco nel 1560.