La poetessa Lalla Vicoli Nada asserì che la realizzazione dei viali del Pincio fu opera del marito Vincenzo Vicoli quando venne eletto Podestà di Morrovalle.
L’operazione fu definita “ spiano del monte” perché il luogo era collinoso con anfratti spinosi ed avvallamenti fastidiosi per i residenti. Livellarono il lungo spazio a mano con l’uso di picconi, badili, carrette, per togliere la terra eccedente e successivamente piantarono gli alberi: i tigli che portarono frescura e bellezza a questa parte fuori dalle mura del borgo.
Il tutto accadde all’incirca negli anni 30’ del Novecento. In fondo, sulla collinetta che lo caratterizzava , murarono un poderoso serbatoio d’acqua incanalata dal Chienti . Nello spazio terroso , prospiciente le mura terminali del cimitero , inserirono una piantumazione di pini con le chiome ad ombrello.
Un cipresso di grandi dimensioni venne messo nella parte alta del “pincetto” e ai piedi accostarono un vistoso agglomerato pietroso con inciso il nome “ Arnaldo Mussolini” , un famigliare di Mussolini morto in un disastro aereo , non in guerra. L’insieme dell’opera monumentale venne realizzata da Isidoro Romagnoli. All’inizio della fila di casamenti c’era una piccola chiesa dedicata a San Venanzo e, dopo il Pincio, lungo la strada che va a Civitanova innalzarono un luogo di culto dedicato alla “ Madonna di Costantinopoli” .
La realizzazione della intensa zona verde prospiciente la strada “ medaglie d’argento” è stata opera del Sindaco Otello Di Stefani e ha visto il coinvolgimento negli anni successivi dei ragazzi delle scuole elementari e medie di Morrovalle nella piantumazione di questo cuore verde caro ai morrovallesi.
![]() |
![]() |