Prodotti tipici

Ciavuscolo
È il salume tipico della zona interna delle provincie di Ascoli Piceno, Ancona e Macerata.
La sua ricetta tradizionale prevede la preparazione con carni delle parti meno nobili dell’animale, recuperate dalla pancetta, dalla costata e dalla spalla con l’aggiunta del grasso. L’impasto è condito con sale e pepe, aglio e vino cotto. Insaccato in un budello gentile, è simile a una grossa salsiccia ed è lasciato ad affumicare con bacche di ginepro, per alcuni giorni.

Formaggi
Regione dal suolo montuoso e ondulato,le Marche sono ricche di pascoli dove il bestiame si alimenta in modo completamente naturale e dà un latte ricco per formaggi unici e squisiti.
Ci sono formaggi di latte vaccino e ovino,di latte caprino e di latte misto. Ogni zona ha il suo formaggio e ogni formaggio ha la sua tecnica e il suo periodo di produzione:il sapore del latte,si sa,dipende dalla razza degli animali e dal loro cibo. Bisognerebbe dunque provare un po’ tutti i formaggi marchigiani per scegliere il proprio preferito.

Pecorino
Sulla produzione del pecorino marchigiano influisce sia il clima diverso che le varie tecniche di lavorazione; mentre, infatti, nelle province di Pesaro, Ancona e Macerata le forme, terminata la salatura, vengono scottate con il siero perché non rimangano troppo pallide e per ritardare la maturazione. Sui Monti Sibillini invece è il caglio a dettarne le caratteristiche.

Vincisgrassi
La più classica ricetta dalla tradizione culinaria marchigiana. Sono i Vincisgrassi, un gustosissimo primo piatto che assomiglia alle lasagne. La tecnica di vinificazione è altrettanto antica ed è rimasta sostanzialmente invariata.

Vini DOC
Verdicchio dei Castelli di Jesi
Esino Rosso e Bianco
Colli Pesaresi Rosso
Colli Pesaresi Bianco
Lacrima di Morro d’Alba
Rosso Conero
Colli Maceratesi
Verdicchio di Matelica
Vernaccia di Serrapetrona
Rosso Piceno
Rosso Piceno Superiore
Falerio dei Colli Ascolani
Offida
Bianchello del Metauro

Vino Cotto
Il vino che concludeva tutti i banchetti degli imperatori romani, era proprio vino cotto e veniva prodotto nella campagna intorno a Macerata. A Loro Piceno ancora oggi si svolge ogni anno la sagra tradizionale del vino cotto.

E’ un vino forte, dal colore giallo ambrato con tendenza a sfumature nocciola (definito proprio per questa tonalità occhju de gallu), limpido e dal profumo fruttato, dal sapore in perfetto equilibrio fra acidità e dolcezza.
La sua produzione è antichissima (ne parla già Plinio nel 70 d. C.) e fino ad un secolo fa era un momento significativo della vita campestre autunnale.

 

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